Sono stati adottati il 9 gennaio dalla Giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessora all’Urbanistica Cecilia Del Re, il nuovo Piano strutturale (Ps) e Piano operativo comunale (Poc) del Comune di Firenze.
All’adozione si arriva a seguito delle fasi di ascolto e partecipazione svolte nel 2020 e 2021 che hanno raccolto 2mila proposte per la progettazione della visione urbanistica strategica e innovativa della città. Per la prima volta inoltre, gli strumenti urbanistici sono stati avviati insieme al primo Piano del verde della città di Firenze.
Zero alberghi e lotta alla rendita, servizi per tutti a 15 minuti a piedi e 50 scelte per una Firenze giusta e prossima attraverso l’innovazione pubblica e privata: sono questi gli assi su cui si fonda la svolta urbana contenuta nei nuovi strumenti, articolati su 186 aree di trasformazione, 135 pubbliche e 51 private.
“Con questo piano compiamo delle scelte di campo importanti – ha detto l’assessora Del Re – innanzitutto la scelta del blocco del turistico-ricettivo nella zona A di Firenze, e siamo la prima città in Italia a farlo, incentivando allo stesso tempo il recupero di immobili dismessi. L’altra grande scelta è quella ambientale: il tema dei cambiamenti climatici deve essere la nostra priorità perché la ‘Firenze Prossima’ che stiamo costruendo deve guardare non solo a chi oggi la vive, ma anche a chi la vivrà. Una Firenze che punta sulla prossimità, sulla città dei 15 minuti, una ‘Firenze Giusta’, che mette al centro il tema della lotta alle diseguaglianze.”
“Un piano operativo coraggioso e innovativo – ha detto il sindaco Dario Nardella – per costruire una Firenze dell’abitare attraverso misure che aiutino famiglie e giovani coppie a trovare soluzioni abitative nella città, incentivando anche la creazione di alloggi per studenti con canoni calmierati e quindi accessibili, una serie di funzioni produttive e logistiche e riducendo un uso della città tutto schiacciato sulle funzioni turistiche. Una città sempre più pubblica e costruita a misura di cittadino, che guarda alla qualità e non allo sfruttamento, combattendo la rendita parassitaria che spesso fa saltare il mercato immobiliare rendendo difficile l’affitto o l’acquisto di una abitazione in area urbana”.
I nuovi strumenti urbanistici prenderanno il posto del Regolamento urbanistico del 2015 e del Piano strutturale del 2010 e per la prima volta Piano strutturale e Piano operativo (questo ora il nome del Regolamento urbanistico) vengono adottati insieme. Dopo la fase di adozione, che prevede ora il passaggio in Consiglio comunale, si aprirà il periodo di 60 giorni per le osservazioni ai due piani, che saranno poi votate da giunta e Consiglio. A questo punto i piani saranno approvati ed entreranno in vigore.